COLONIA MARINA AGIP
La Colonia Marina AGIP è situata sul lungomare, viale Carducci su di un'area parallela al mare e alla strada, lunga 270 metri e larga 80. La sua costruzione iniziò nel novembre 1937 su progetto dell'architetto GIUSEPPE VACCARO e fu portata a termine nel luglio dell'anno successivo. La costruzione in senso orrizzontale è stata efficacemente sollevata dall'architetto attraverso l'uso dei 'pilotis' e la liberazione degli spazi nascosti: i vasti portici che vengono così a crearsi sotto il corpo centrale permettono al sole e all'aria di dominare incontrastati. Il respiro orrizzontale della Colonia Marina finirebbe disperso se non venisse contenuto dai corpi laterali che assumono, così collocati, un compito insostituibile. La colonia marina è priva di fregi decorativi e ciò contribuisce a dare all'insieme quel carattere di leggerezza esaltato anche dal motivo delle vetrate continue. L'opera appartiene al movimento razionale italiano per l'architettura e come tutte le opere di Vaccaro si concreta in un funzionalismo di base: l'organizzazione degli spazi interni infatti riprende i nuovi canoni funzionali.
PALAZZO COMUNALE
Il Palazzo Comunale, un edificio di costruzione ottocentesca sormontato da un'alta torre civica, situato sulla riva ponente del Porto Canale Leonardesco, è stato distrutto di bombardamenti aerei durante il secondo conflitto mondiale. Nel 1960 è stato eretto un nuovo Municipio su disegno dell'architetto Giò Ponti. La scelta di quel progetto provocò vivaci dibattiti fra i cittadini,

perché molti erano coloro che volevano il Comune ricostruito secondo lo stile originale
Chiesa di SAN NICOLA (Convento Padri Cappuccini)
La Chiesa dei Padri Cappuccini fu costruita nel 1611 e dedicata ai santi Nicola Di Mira e Francesco Di Paola, patroni della gente di mare. Poco dopo venne istituito il convento. La facciata attuale risale al 1957 ed è stata sovrapposta a quella primitiva; i muri interni sono invece quelli originali dell'epoca. I quadri conservati all'interno sono pressoché contemporanei alla costruzione della chiesa.
Chiesa Parrocchiale di S.GIACOMO
La Chiesa Parrocchiale di S. Giacomo si affaccia sul Porto Canale leonardesco, in corrispondenza del Museo della Marineria. La prima costruzione risale al 1324. Fu poi ricostruita nel sec. XVI. La forma attuale si deve tuttavia ad un ulteriore rifacimento del 1763 ad opera dell'architetto Pietro Borboni. All'interno si trovano due pregevoli dipinti di Guido Cagnacci
PORTO CANALE LEONARDESCO
Il Porto Canale è l'asse principale attorno al quale sorge il centro storico di Cesenatico, e sulle cui banchine si svolge ancora la vita sociale e la passeggiata di cittadini e turisti. Il porto, nel suo tratto più interno, ricalca ancora le linee disegnate nel 1502 da Leonardo Da Vinci, chiamato da Cesare Borgia a suggerire interventi migliorativi all'approdo preesistente. Lungo il porto sorgono ancora monumenti e luoghi di rilievo: la piazza Pisacane con il monumento a Giuseppe Garibaldi e la sua solenne iscrizione; l'ottocentesca pescheria, dietro alla quale si apre la piazzetta delle Erbe e poi la piazzetta delle Conserve; la piazza Ciceruacchio, dove è tracciato il perimetro dell'antica Torre Pretoria che un tempo difendeva il porto dalle fuste dei pirati barbareschi; i resti delle originarie banchine con le palafitte. Nel tratto più recente, nei pressi del faro, le imponenti porte vinciane difendono oggi il centro abitato dalle mareggiate: una realizzazione di moderna tecnologia condotta sull'esempio dei progetti leonardeschi.
Il tratto più interno del Porto

Canale ospita il MUSEO GALLEGGIANTE DELLA MARINERIA . Quale punto cruciale del paese, molteplici sono le manifestazioni che hanno qui luogo: feste e sagre gastronomiche, la Cuccagna dell'Adriatico , il Presepe della Marineria ,
ANTIQUARIUM
L'Antiquarium propone un percorso nel quale gli oggetti archeologici rinvenuti nell'entroterra di Cesenatico 'raccontano', con un moderno apparato illustrativo, la vita quotidiana al tempo degli antichi romani: la suddivisione del territorio e la viabilità, la casa e i materiali da costruzione, il lavoro nelle fornaci, la sepolture e i riti funebri. I rinvenimenti archeologici esposti sono relativi ad un piccolo centro romano, situato nel territorio cittadino ed identificabile con le 'Tabernae Cossutianae' nel periodo repubblicano (I-II secolo a.C.) e con la 'Ad Novas' del periodo imperiale (I-IV secolo d.C.). Tra i vari reperti sono conservati: esempi di mattoni, tegole, una serie di materiali d'uso in prevalenza ceramici come vasi, piatti, pesi, monete ed alcuni resti provenienti dallo scavo di una fornace per la costruzione di statue ornamentali e ceramiche. Una sala è anche dedicata alle due fortificazioni ora distrutte - la Rocca e la Torre Pretoria - che per secoli dominarono il paesaggio di Cesenatico.
MUSEO DELLA MARINERIA
Il museo, ospitato nel tratto più interno e più antico del Porto Canale Leonardesco , è costituito da dieci imbarcazioni tradizionali dell'Adriatico che, in estate, vengono attrezzate con le multicolori 'vele al terzo' decorate con i simboli che identificavano le famiglie dei pescatori. Alcune barche possiedono anche decorazioni un tempo utilizzate a scopo

propiziatorio, come gli 'occhi' e le figure di angeli musicanti sulla prua. Si può accedere all'interno del trabaccolo da trasporto 'Giovanni Pascoli' per visitare l'ampia stiva di carico e comprendere, guardando le anguste cabine, quale fosse la vita quotidiana dei marinai al tempo della navigazione a vela. La Sezione a Terra, anch'essa affacciata sul medesimo tratto del Porto Canale, ospita altre imbarcazioni tradizionali e numerosi oggetti e testimonianze della marineria adriatica.
Nel periodo natalizio viene allestito sulle barche del museo il tradizionale Presepe della Marineria .
PIAZZA delle CONSERVE
La Piazza delle Conserve è situata nel centro storico a pochi passi dal Porto Leonardesco. Si caratterizza per la presenza delle antiche Conserve o ghiacciaie, pozzi di forma tronco-conica, mediamente profondi 6 mt. e dall'imboccatura di circa 8 mt. di diametro, racchiusi in bassi edifici dai robusti muri perimetrali. I pozzi, ricoperti da tetti in laterizio o paglia e sabbia, venivano utilizzati per la conservazione del pesce e di derrate alimentari in genere, refrigerati da strati di ghiaccio o neve compressa raccolta nei fossi. Le Conserve, presenti sul litorale già nel '500, furono utilizzate fino all'inizio del nostro secolo. Delle 20 esistenti un tempo a Cesenatico ne sono state recuperate tre, dopo un accurato lavoro di restauro. La Piazza ospita tutte le mattine un caratteristico Mercatino dei Produttori Agricoli del circondario, nel periodo natalizio vi viene invece allestito un caratteristico Presepe, con statue a grandezza naturale. Durante l'estate vi hanno invece luogo alcune manifestazioni come il Mercatino delle Pulci ed Artigianato Artistico tutti i lunedì sera e la rassegna di musica classica Notturni alle Conserve.
TEATRO COMUNALE
il Teatro Comunale di Cesenatico è situato nel centro storico, sulla riva ponente del porto canale. Fu progettato dall'ingegnere comunale Candido Panzani e costruito in soli 2 anni fra il 1863 e il 1865. Fu inaugurato la sera dell'11/7/1865 e l'Amministrazione Comunale per l'occasione decise di affittare i palchi alla cittadinanza. La facciata dell'edificio è in stile neoclassico in cotto e si compone di un'alta zoccolatura con bugne e fasce continue, fino ad un marcapiano su cui si innesta un corpo a lesene decorative con basi e capitelli ionici. L'interno si compone di una sala centrale con cavea a ferro di cavallo, sulla quale si aprono due ordini di 15 palchetti ciascuno, comprendendo anche le barcacce e il loggione. La decorazione fu opera di vari artisti, il sipario raffigurava il duca Valentino a colloquio con L. Da Vinci. Il teatro fu in seguito rimaneggiato, per poi subire gravi danni durante il secondo conflitto mondiale. Fu poi

riaperto, dopo un lungo lavoro di restauro, nel 1992. Il Teatro Comunale di Cesenatico ospita ogni anno da novembre a marzo una ricca STAGIONE TEATRALE, che si articola in spettacoli di prosa in abbonamento, rassegne musicali, commedie dialettali.
Oasi Marina Costiera
L'asse costiero adriatico da sempre accompagna la risalita o il percorso delle specie ornitiche legate al mare e non solo a quelle. La presenza di discariche e di insediamenti ricettivi ha favorito negli ultimi anni la presenza dei gabbiani, che si sono trasformati da spazzini del mare a veri e propri abitatori di aree ecologiche. Lungo questo tratto di costa adriatica i gabbiani risiedono temporaneamente durante i loro transiti migratori e si riproducono. Tra le altre specie, che popolano l'area in questione, ed in particolare le scogliere, abbiamo: Cormorani, Svassi Maggiori o Piccoli, Strolaghe o Smergo, mentre sull'arenile sabbioso stazionano Piovanelli, Gambecchi, orchi Marini, Quattrocchi e Anatidi. Il progetto dell'Oasi Marina Costiera coinvolge i quattro comuni della Provincia di Forlì-Cesena, che si affacciano sul mare ed è supportato dalla LIPU: l'intento è quello di creare uno spazio dove la massa di nomadi volanti possa trovare un asilo sicuro e nel contempo essere oggetto di osservazione e studio.